blog




  • Watch Online / Ljubi brota (2009)



    Desc: Ljubi brota: Diretto da Dalibor Josipovic. Durante i mesi di sforzi dell'esercito della Bosnia-Erzegovina per catturare Vozuca e stabilire il controllo su Ozren e sulla comunicazione Zenica-Tuzla, i membri del distaccamento "El Mudzahid", che operava come parte del Terzo Corpo dell'esercito della Bosnia-Erzegovina, commisero un massacro dei soldati feriti e catturati dell'esercito della Republika Srpska. I mujaheddin, arrivati ​​dai paesi arabi e islamici, di stanza nell'insediamento di Podbreuje vicino a Zenica, sotto uno striscione con la scritta "La nostra strada è duihad", hanno brutalmente liquidato e giustiziato una cinquantina di soldati serbi, tagliando loro la testa con asce e sciabole. Esecuzioni drammatiche e mujaheddin che tenevano in mano teste mozzate di serbi sono state registrate su videocassette di propaganda del distaccamento "El Mudzahid", che sono state distribuite ai donatori nei paesi islamici. Terrificanti sono le testimonianze secondo cui le teste dei soldati serbi sono finite in Iran e nel gabinetto di Sarajevo di Alija Izetbegovic, come dono e prova di fedeltà ad Allah e all'Islam. La Commissione per la ricerca delle persone scomparse della Republika Srpska dopo l'accordo di Dayton ha cercato nell'autunno del 1995 463 persone scomparse nella zona di Vozuca. 157 soldati serbi tornarono a casa dalla prigionia. In diversi luoghi, durante le indagini, furono riesumati un certo numero di corpi senza testa. Finora però non sono stati ritrovati i resti di circa 240 persone di nazionalità serba. Otto soldati serbi catturati sopravvissero miracolosamente al massacro di Mudzahedin. Le loro testimonianze hanno avviato un'indagine su questo crimine, che la parte serba ha insistentemente richiesto, accusando severamente i comandanti del Secondo e Terzo Corpo dell'Esercito della Bosnia ed Erzegovina, i generali Sead Delic e Sakib Mahmuljin, i quali, dalla formazione dell'"El Mudzahid" nel 1993 a Zenica, fu ufficiale autorizzato dell'Esercito della Bosnia ed Erzegovina per il collegamento dei Mujaheddin con la leadership statale e Izetbegovic, e dopo l'Accordo di Dayton divenne Vice Ministro della Difesa della Federazione di Bosnia ed Erzegovina.